L'abaco Huari
di Nicolino De Pasquale
Contemporaneamente alla
civiltà Tiwanaku, probabilmente di
stampo sacerdotale, si sviluppava lungo
la costa del Perù la cultura Huari,
molto affine alla prima, che utilizzava
gli stessi strumenti e metodi di calcolo.
Un vaso in ceramica a
forma di aquila (fig. 1) reca una
decorazione, riproducente una riga di un
abaco, tanto illuminante da consentire, a
distanza di oltre mille anni, la
ricostruzione esatta delle nove cifre
significative del sistema decimale.
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La figura 2 mostra, con i
due segni orizzontali, che si opera nella
riga inferiore o superiore per costruire,
rispettivamente, le cifre minori o
maggiori di cinque. Il particolare della
mancanza del divisorio mediano non sfugge
certamente a nessuno: in caso di
squilibrio, con due semi vicini sulla
stessa riga, possono cambiare la
posizione solo i semi di peso 2 (è ciò
che si verifica nei numeri cinque e otto).
La figura 3 illustra nei dettagli le
varie rappresentazioni.
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Ovviamente senza la
preziosa aquila huari non saremmo
riusciti neanche a ricostruire con
esattezza le cifre del sistema Tiwanaku né,
tantomeno, a capirne gli armoniosi
meccanismi dativi-accettivi che
determinano lo spettacolare equilibrio
visivo che regna tra le cifre stesse.
Nicolino De
Pasquale
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Huari.
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